Si era fatta la notte ed io rimanevo a
ricordare te...
Sopra la panchina della strada vedevo passare
la vita,
e rimanevo ogni giorno più triste pensando che
mai
avrei dovuto lasciarti andare via, grande amore
mio.
Poi ritornavo a casa e mi sedevo a tavola,
vendendo
come le mani azzardose della mia donna non
erano le tue
e lamentando non essere stato l'uomo che avrei
dovuto
per trattenerti accanto a me al meno un'ora in
più.
Andavo al letto, leggevo qualcosa fino che
vinceva il sonno
e all'improvviso mi trovavo sognandoti di
nuovo, sempre,
bella e infantile, graziosa e birichina, amante
e donna,
pero irraggiungibile, perché ormai erano solo
sogni per me.
Ma un giorno la vita d'un colpo girò tutta
all'imprevisto
e il sogno si tornò vero e la verità si tornò
un sogno.
Ti trovai per sentire dalle tue labbra che mi
amavi tanto
come prima o anche più di prima, e sono
rimasto in bianco.
Cos'é che faccio adesso con la vita, se i
sogni sono veri
e la vita fin ora é stata solamente un sogno
in letargo?
Come faccio ora per portare i sogni al posto
della vita
e lasciar passare la vita fin ora vissuta senza
te?
Se sapessi come fare, avrei
fatto già, magari anche prima,
ma la vita e fatta tutta a pezzi, e a noi e
toccato questo
un gran brivido d'amore alla fine della vita
non era l'idea,
ma se é solo quel che posso aver di te, felice
lo raccolgo.
Un briciolo di te alla fine della vita, e
sempre più
che tutta una vita da vivere di nuovo senza il
tuo amore,
che tutti i sogni da sognare senza la tua voce
accanto,
che mi ricorda che sarai sempre il mio più
grande amore.
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